“1943 – L’anno della scelta”. Una mostra alla Torre

Sulla svolta politica innescata dall’armistizio italiano con gli Alleati, annunciato l’8 settembre 1943, si continua a discutere. Finì per determinare la «morte della patria» ossia di quel sentimento dell’appartenenza a un territorio e alla sua gente da cui derivano identità, doveri, diritti, cultura e valori condivisi? Pose le premesse, dopo vent’anni di fascismo, per la nascita di una nuova idea di patria, già emersa durante il Risorgimento e fondata sul pluralismo politico, la tolleranza e il rifiuto dei disegni bellicistici?

Fra rottura e continuità, ribellione e strategie per sopravvivere, fermezza e condiscendenza, il 1943 fu l’anno delle scelte radicali.

La mostra «1943 – L’anno della scelta» che fu realizzata nel 2014, con un differente titolo, dalla sezione «Renato Martorelli» dell’Anpi di Torino, ospitata per l’occasione dalla sezione «Guerrino Nicoli» apre il calendario delle iniziative cittadine per l’ottantesimo anniversario della Resistenza a Settimo Torinese.

Grazie alle numerose immagini d’epoca, la mostra della sezione «Renato Martorelli» propone una riflessione storica sui principali eventi che caratterizzarono il 1943, partendo dagli scioperi di protesta contro le difficilissime condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche del nord Italia.

Senza la pretesa di essere esaustiva, «1943 – L’anno della scelta» ha un carattere prettamente didattico, assai utile per accostarsi alle vicende di un periodo critico della storia italiana, per riflettere sugli esiti della seconda guerra mondiale, sulle politiche bellicistiche e sul valore della scelta resistenziale, non perdendo di vista i risvolti di tali fenomeni nella contemporaneità.

La integra un’utile cronologia, appositamente redatta per l’esposizione a Settimo Torinese.

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