Una conferenza sugli avvenimenti del 1943

L’armistizio italiano con gli Alleati, reso noto l’8 settembre 1943, continua a far discutere. Determinò la «morte della patria» ossia di quel sentimento dell’appartenenza a un territorio e alla sua gente da cui derivano identità e valori condivisi? Pose invece le premesse, dopo vent’anni di fascismo, per la nascita di una nuova idea di patria?

Quasi sempre gli scrittori anticipano gli storici. Non diversamente da altri eventi che hanno segnato la storia recente, anche per l’armistizio di ottant’anni fa e sulle sue conseguenze per il futuro dell’Italia, importanti spunti di analisi, ma anche interessanti suggestioni vengono dalla letteratura.

La conferenza è stata tenuta dal presidente dell’Anpi Silvio Bertotto, archivista e storico, le letture da testi scelti di Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Ada Gobetti e Nuto Revelli sono state affidate a Franca Avataneo, Graziella Nucci e Maria Sabatino.

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